CALDONAZZO

Alla scoperta di Caldonazzo

A poche settimane dalla “Sagra di San Sisto” di Caldonazzo, che avrà luogo il 6 agosto 2024 nella celebre località trentina, la natura regala innumerevoli opportunità di visita. La località, infatti, è caratterizzata dall'omonimo lago, il più grande specchio lacustre naturale appartenente interamente alla regione. La cornice è quella della Valsugana e il Lago di Caldonazzo è una vera e propria palestra naturale: sulle sue sponde si susseguono spiagge libere, stabilimenti per la balneazione estiva e passeggiate, il tutto incastonato nella natura. Oltre alla bellezza, da alcuni anni il Lago di Caldonazzo vanta il prestigioso riconoscimento "Bandiera Blu", premio assegnato dalla Foundation for Environmental Education (FEE) alle località costiere europee che rispecchiano requisiti di qualità in termini di salubrità delle acque, attenzione all'ambiente e pluralità di servizi offerti. Nella località di San Cristoforo, infatti, sulle rive del lago, è stata realizzata la "Bau Beach": una spiaggia pensata e realizzata su misura per gli amici a quattro zampe con i quali trascorrere una rilassante giornata. Dalla natura all'arte: Caldonazzo è una località tutta da visitare a iniziare dal suo nucleo antico con la Magnifica Corte, la grande chiesa di San Sisto e le vie del centro storico. La Magnifica Corte di Caldonazzo, conosciuta come Castel Trapp, viene già citata in documenti dell'XI secolo e la struttura originaria un tempo era circondata da una muraglia che custodiva una torre al centro. Nel corso dei secoli furono effettuati ampliamenti e i Trapp s'impegnarono nel decoro del palazzo. La struttura che si ammira oggi a Caldonazzo, però, non è l'unica a vantare elementi che riguardano la nobile famiglia dei conti: ve ne sono anche nella chiesa di San Valentino e nella chiesa di San Sisto. Nella prima, che dispone di un piccolo santuario e di un'abside a tre lunette, è infatti presente lo stemma di Giacomo Trapp. Nella seconda chiesa, invece, costituita da cinque cappelle per lato con i rispettivi altari, si trovano monumenti funebri, binati, di Osvaldo Trapp e Maria Anna Thun - con i rispettivi stemmi - e di Sebastiano Carlo Trapp canonico.